Il manager devoto al Capo

Il manager devoto al Capo è quello che orienta tutti i propri sforzi a mettersi in evidenza davanti ai superiori gerarchici, trascurando pressoché totalmente la crescita e la motivazione dei propri collaboratori, perché li considera speculativamente solo uno strumento di supporto al successo personale

Le teorie incentrate sulla leadership, si sa, sono numerosissime ed in continua evoluzione, ed una definizione univoca del leader perfetto non esiste. Nella loro varietà, rappresentano un indispensabile supporto all'auto-analisi del manager, permettendo sempre l’identificazione di spunti per migliorare il potenziale personale come leader.

 

Come mio modesto contributo all'argomento, basato su esperienze che ho raccolto, voglio descrivere qui la figura del manager devoto al Capo: una figura che, a dispetto di un atteggiamento opposto ai dettami del buon leader, non di rado porta comunque a grandi soddisfazioni professionali.

 

Il manager devoto al Capo è quello che orienta tutti i propri sforzi a mettersi in evidenza davanti ai superiori gerarchici, trascurando pressoché totalmente la crescita e la motivazione dei propri collaboratori, perché li considera speculativamente solo uno strumento di supporto al successo personale.

 

Il manager devoto al Capo asseconda ogni orientamento del superiore, si allinea acriticamente alla sua opinione, modula “a fiuto” la propria posizione cercando di immaginare ciò che il superiore gerarchico vorrebbe sentirsi dire… e se, dall'altra parte, il Capo in questione cerca proprio dei collaboratori che siano essenzialmente degli esecutori, il gioco è fatto, ed il manager in questione ne beneficia fortemente.

Certo essere buoni leader non prevede essere anarchici, ma nemmeno privarsi della responsabilità di contribuire al business confrontandosi costruttivamente con il Capo con il proprio patrimonio di professionalità, anche rischiando di esporsi. Invece, il manager devoto al Capo persegue strenuamente il consenso del superiore; in questo sforzo orientato verso l'alto i collaboratori vengono trascurati, e la funzione del manager come leader in termini di coinvolgimento, motivazione, federazione, coaching dei collaboratori viene considerata irrilevante.

 

Il collaboratore che si trova in questa situazione ne esce fortemente frustrato, ed il clima del team ne risulta grandemente intaccato. Nel medio periodo tutto ciò è destinato a ritorcersi si ritorce contro il manager devoto al Capo, che spesso non ha la consapevolezza (o la nega) che il proprio successo personale riposa anche sulla gestione di un team coinvolto in una visione, che lavora in sinergia, e che è motivato a crescere verso il risultato e la propria riuscita professionale.  

 

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